Ai nostri occhi risulta evidente la profonda relazione storica che esiste tra Sardegna e Aragòn. Come frutto di questi scambi culturali abbiamo la presenza nell'Archivio Storico Provinciale di Zaragoza di centinaia di documenti relativi alle terre e alle genti sarde, più concretamente riferiti all'antico marchesato di Orani.
Questi documenti fanno parte dell'Archivio dei Duca di Híjar e Conti di Aranda, donati ad Aragòn dai Duca di Alba (Decreto 59/1987, 23 maggio) permangono da allora custoditi nell'Archivio Storico Provinciale di Zaragoza. Questo archivio storico patrimoniale, conservato straordinariamente bene, ha una struttura interna abbastanza complessa, per l'accumulo di titoli e feudi succedutisi col passare del tempo, fino a raggiungere oggi un volume che equivale a 2.100 cartelle, con una cronologia che abbraccia quasi dieci secoli.
Se affermiamo che è possibile trovare nella città che è stata la capitale politica dell'antico regno di Aragòn tracce storiche della Sardegna, dobbiamo precisare il tipo di documenti ed anche la classe di informazioni che possiamo estrarre dal contenuto. Dobbiamo tenere in considerazione che gli archivi nobiliari hanno caratteristiche proprie e si distinguono da altri tipi di archivi.
In effetti, gli archivi delle famiglie nobili dell'Antico Regime facevano parte delle proprietà patrimoniali della famiglia e quando si verificavano matrimoni o eredità, si accorpavano, oltre ai domini, i titoli che accreditavano i diritti sui beni, rendite e vassalli.
L'archivio funzionava come una istituzione con vita propria, e le famiglie nobili dedicavano una parte importante dei loro sforzi a conservare le scritture che sarebbero servite come garanzia dei loro diritti. Si preoccupavano anche di mantenerle ordinate, incaricando la redazione di inventari.
Ma, come è arrivato questo fondo a far parte dell'insieme dell'Archivio della casa Ducale degli Híjar? Anche se i miei colleghi sono i veri specialisti in questioni di genealogia, devo sottolineare semplicemente una linea di confluenza, per capire meglio l'interesse che può avere questo archivio.
Il marchesato di Orani era stato istituito nel 1573 sulla base dei possedimenti che Fadrique de Portugal ottenne dopo il decesso di Juan Maza de Lizana. beni che provenivano dalle famiglie Mur, Carroz de Arborea e la stessa Maza de Lizana. Il patrimonio era composto fondamentalmente da terre nel regno di Valencia, la baronia di Mur in Catalogna e questi territori in Sardegna.
Ana de Portugal, figlia unica ed ereditiera di Fadrique de Portugal, ottenne attraverso causa successoria i territori che integrano la baronia di Orani, cioè la Gallura Gemini, le Barbagie di Bitti, Nuoro e la Curatoria di Dore. Come si legge nella sentenza della Udienza di Valencia dettata nell'anno 1579, Ana de Portugal è stata riconosciuta padrona e signora delle ville indicate, i suoi confini, vassalli, giurisdizione civile e criminale. Nel 1616, questa donna, Ana de Portugal y Borja (era anche figlia di Margarita de Borja) ottenne il titolo di marchesa di Orani, circoscrizione che comprendeva il paese di Orani e sedici località del suo distretto.
Quasi un secolo dopo, verso il 1700 questo feudo si unì alla Casa Ducale di Híjar attraverso le unioni matrimoniali di Juana Petronila Silva Fernandez de Híjar y Pignatelli y Aragòn, duchessa de Híjar, con Fadrique de Silva y Portugal, III marchese di Orani e signore degli stati dei Peòalver y Alhòndiga, Monòvar, Mur y Sollana.
L'archivio di Orani, anche se è un archivio signorile, è una banca documentale che riguarda soprattutto, e non poteva essere in un'altra maniera, le persone che vissero queste terre e le abitarono mentre i marchesi esercitavano i loro domini.
Troviamo in questi fascicoli alcune questioni di grande interesse, tanto per la storia sociale e politica di questa regione quanto per la comprensione di affari che riguardano il suo sviluppo economico e culturale attraverso i secoli. Tutta la geografia sarda si riflette nei testi conservati, riportando fedelmente le peculiarità dell'organizzazione amministrativa del territorio, come las Encontradas, e gli antichi toponimi. Non solo le popolazioni, ma specialmente le genti che vediamo sfilare dai documenti che ci parlano delle loro attività professionali, per esempio i notai locali; i loro lavori abituali, il denaro che ottenevano dal loro sforzo lavorativo, e ancora qualche crimine perpetrato per oscuri rancori che, dal passato, giungono alle nostre mani.
Questo è forse 1' aspetto che desterà maggior interesse tra gli attuali abitanti della provincia di Nuoro. e ancora di più nel caso che altre documentazioni antiche siano scomparse o siano state distrutte da vicissitudini storiche.
Per quel che riguarda gli antichi marchesi di Orani, l'archivio signorile conserva con speciale cura preziose testimonianze della genealogia familiare, alberi popolati da antenati illustri, accompagnate da ricostruzioni fondate che venivano utilizzate nelle cause di successione come base della difesa per un maggiore diritto al fine di ereditare titoli o territori.
Alcuni dei documenti più belli e interessanti sono questi alberi genealogici, così come le storie sugli antenati remoti. I contratti o unioni matrimoniali ed anche i testamenti fanno parte di questo gruppo di testi che contengono inestimabili informazioni su chi erano e gli interessi familiari che guidavano le vite di questi nobili.
Voglio sottolineare alcuni tipi di documenti suggestivi per il loro carattere simbolico. Tra questi, gli Atti per prendere possesso degli Stati, documenti semplici in apparenza, ma pieni di grande potenziale giuridico, dato che sono la prova documentale che il potere signorile poteva e doveva essere esercitato e ci da particolari sulla portata pratica che aveva l'esercizio di questo potere.
Questi testi ci conducono a tutte le materie relative all'Amministrazione degli stati signorili, in che maniera si manifestava la presenza del marchese nei territori di Orani, attraverso i suoi rappresentanti o amministratori, ci sono anche dati economici sui redditi ottenuti dalle terre e la maniera in cui erano gestite. In questo senso, è da sottolineare la dinamica della gestione finanziaria che implica la presenza dei censimenti, consistono nell'utilizzare le proprietà patrimoniali come garanzia di prestito.
C'è stato un importante mercato di credito, caratteristica dell'economia spagnola del Secolo d'Oro, e del quale troviamo alcuni esempi singolari nella banca del marchesato di Orani, censimenti che mettono in relazione queste terre con le terre valenziane, luogo di cui erano originari i primi signori feudali.
Questo ci fa riflettere sul fatto che, in una zona del Levante spagnolo sono rimaste una parte sostanziale delle devozioni ed affetti religiosi dei marchesi di Orani, desumibili dai diversi censimenti in cui risultano beneficiane alcune istituzioni pie e conventi della città di Valencia, documentati a metà del secolo XVIII.
Altri affari culturali che sono importanti in questo archivio documentale sono i libri e documenti impressi in Italia, che possono essere utili per conoscere nei particolari le attività dei vari gremì, come quello degli incisori, e librai della regione.
Per concludere, molti aspetti della società, la geografia, l'amministrazione, la vita economica, le abitudini culturali dei territori del marchesato di Orani aspettano nell'Archivio Ducale de Híjar, a Zaragoza, lo sguardo attento dei ricercatori e studiosi del passato e le impronte che la storia comune ha lasciato in noi.
Doc. Marìa Teresa Iranzo, Archivista
(traduzioni dallo spagnolo a cura di Carmen Garfias)
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