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il marchesato di orani
 

Da Orani a Híjar. Dai signori, poi marchesi di orani, ai duca di híjar (1335 - 2005)

 

Meminisse iuvabit
Virgilio, Eneide. 1, 203.

Il paese di Orani, è situato nel centro geografico della Sardegna, possiede una ricca e intensa storia documentata che abbraccia otto secoli, attraverso un appassionante e complesso processo frutto di lunghi scambi di lignaggi che la fecero convenire in uno dei più importanti feudi sardi.

 

Non è un compito facile recuperare la memoria di un luogo, cioè, quello di chiarire e definire, con l'esiguo aiuto - in alcune occasioni - di pochi documenti, la personalità e l'influenza degli allora signori giurisdizionali di un dato luogo.

Fino a qualche decade fa. le così chiamate monografie locali, implicavano lo studio di un feudo o di una località, si affrontavano addentrandosi appena nella storia di chi le aveva possedute, cioè, delle persone che avevano goduto del feudo, appartenenti per la maggior parte al gruppo nobiliare o alla chiesa. Perduravano i ridicoli pregiudizi e quando si studiava un lignaggio o una famiglia si evitava di trattare il punto fondamentale, cioè, la propria genealogia. Qualche volta, questa dimenticanza, era per ignoranza delle fonti storichc - non sempre scusabile -, o per pregiudizio antinobiliare o antielitista. un modo di fare che ha messo radici anche in qualche studioso riconosciuto.

Tuttavia, nell'ambito medievalista la monografia familiare si sta facendo strada dal momento in cui si è liberata di questi ostacoli, oggi gode di una salute che nessuno avrebbe potuto annunciare. Malgrado ciò, ricercare la storia significa conoscere a fondo i fatti, nella misura del possibile, cosicché, una volta conosciuti, si possono accettare da tutti i punti di vista, studiarli e valutarli criticamente.

Questo ci permette di affrontare la storia grande e la piccola senza dogmi, contestualizzando tutti i pezzi del rompicapo, disfando i luoghi comuni, facendo conoscere abiti e costumi, recuperando la memoria di palazzi e toponimi, aggiustando errori e luoghi comuni secolari, perfino superando complessi storici o appianando vecchie ferite.

Questo atteggiamento onesto e professionale non altera il fatto storico negando o tacendo apposta quello che non conviene, o, al contrario, ingrandendo o alterando quello che un interesse momentaneo potrebbe richiedere. E' stato con questo spinto che ho accettato la responsabilità di ricostruire la storia signorile di Orani.

Per iniziare, ho fatto uso di svariate risorse. Primo, localizzando e studiando le fonti scritte disperse in archivi e biblioteche. Così come, per stabilire i rapporti di quanti possedettero Orani. sono ricorso, specialmente per il primo periodo, alle banche degli Archivi della Corona di Aragòn di Barcelona e agli Archivi Storico Nazionale di Madrid e Generale di Simancas a Valladolid.

Come per il periodo più ricco di notizie - i secoli che vanno dal XVII al XIX -, ho cercato nello straordinario Fondo Híjar conservato nell'Archivio Storico Provinciale di Zaragoza nel quale si concentra una gran parte della documentazione patrimoniale e familiare dei Signori e Marchesi di Orani fondamentalmente nei lignaggi Portugal. Silva e Fernàndez de Híjar; ma si trovano anche tante notizie - dovute soprattutto alla costante litigiosità - di altre famiglie di primaria importanza in Sardegna come sono, tra le altre, gli Arborea, gli Maza de Lizana, Carroz, Centelles, Ladròn de Vilanova e Mur. Comunque, è stato necessario completare e confermare diversi dati nell'Archivio Centrale del Ministero di Giustizia di Madrid, così come nelle Collezioni Salazar y Castro e Pellicer della Real Academia de la Historia. Ho ricercato inoltre le numerose fonti antiche stampate in Spagna e Sardegna.

Ho diviso la storia del marchesato di Orani in quattro periodi concreti che in qualche maniera evidenziano non solo le diverse trasmissioni dei possedimenti dei feudi ma hanno determinato anche fatti che segnano in maniera significativa la loro evoluzione.

Il primo periodo (dal 1335 al 1490) è determinato dal casato degli Arborea. L'anno 1335 segna l'inizio della mia investigazione poiché in questa data le Curatorie di Dore e Bitti, erano state precedentemente consegnate al Comune di Pisa, poi concesse in feudo dal Re Alfonso IV de Aragòn, a Giovanni d'Arborea, per cui possiamo considerarlo il primo Signore di Orani giacché questo luogo era incardinato nella Curatoria di Dore.

Questi territori furono annessi al gran Giudicato di Arborea intorno al 1376. Per questo, il destino di Orani fu abbinato fino al 1410 con la agitata storia dei diversi Giudici di Arborea. Come conseguenza della Battaglia di Sanluri, le Curatorie di Bitti e Dore passarono per vent’anni nelle mani della famiglia Turrigiti. Costoro vendettero i loro feudi nel 1430 a Antonio Cubello d'Arborea, II Marchese di Oristano, parente del primo signore di Orani fino a che suo nipote Leonardo li perdette in seguito alla condanna del 1477 per ribellione, dopo di che furono riversati alla Corona fino al 1490.

Il secondo periodo (dal 1490 al 1566) inizia con il riconoscimento di Beatriz Carroz de Arborea come erede di questo antico casato e continua fino a quando il nipote Juan Maza de Lizana, chiamato "El bastardo" muore senza successori ed i suoi più vicini parenti vendono tra il 1561 e il 1566 dopo numerose vicissitudini processuali, le Curatorie di Dore, Nuoro e Bitti unitamente alla Gallura Gemini, a Fadrique de Portugal, cognato della moglie di Juan Maza e quarto nipote per linea illegittima del Re Juan I de Portugal. In quegli anni, comincia ad apparire nella documentazione, la denominazione generica di Baronia o Feudo di Orani quando si fa riferimento all'insieme di queste proprietà sarde.

Il terzo periodo (dal 1566 al 1689), si apre con Fadrique de Portugal e continua con sua figlia, alla quale fu concesso nel 1616 il titolo di Marchese di Orani - che in ragione del suo matrimonio incluse il cognome Silva - fino all'anno 1689, data nella quale si sposò il bisnipote, il IV Marchese con la VI Duchessa di Híjar.

Il quarto e ultimo periodo (dal 1689 al 2005) è segnato dalla inclusione di Orani e i suoi feudi al grande patrimonio nobiliare della Casa ducale de Híjar e dunque, unito al destino di quella gran Casa aragonese e, dunque, una delle prime di Spagna. Destino, segnato dall'endemico assenteismo dei signori giurisdizionali travolti dai cambiamenti che portò con se il secolo XIX caratterizzando in maniera definitiva il marchesato non solo con il processo di disvincolamento dei maggioraschi sardi finiti nel 1848 ma anche per il fallimento della casa ducale, accaduto negli stessi anni.

Comunque, il titolo nobiliare di Marchese di Orani è stato l'unico elemento che testimonia quell'antico e vasto feudo che è sopravvissuto fino ai nostri giorni nella persona della XVII e attuale Marchesa, Marìa del Rosario Cayetana Fitz James-Stuart y Silva, XVIII Duquesa de Alba e XVII de Híjar.

Prof. Dr. Pedro Moreno Meyerhoff
(traduzioni dallo spagnolo a cura di Carmen Garfias)

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